Il finanziere condannato a 150 anni di carcere Madoff e i suoi fratelli Ponzi, sempre Ponzi, fortissimamente Ponzi. Ovvero il Ponzi’s scheme, inequivocabilmente tirato fuori dopo la disavventura di Bernard Madoff: il già presidente del Nasdaq, che aveva iniziato col giocare in Borsa i soldi guadagnati come bagnino, e il cui Bernard Madoff Investment Securities ha tirato dentro nel suo crack di 50 miliardi di dollari gran parte del Gotha mondiale. Maurizio Stefanini 29 GIU 2009
Come la teoria di Negroponte spiega anche il futuro dei giornali Fu nel 1995 che Nicholas Negroponte, il docente al Mit poi divenuto famoso come uno dei massimi guru della New Economy, elaborò quel principio che dal suo nome è stato poi definito del Negroponte switch: il “Commutatore di Negroponte”. Era la prima delle due “leggi” formulate nel volume Essere digitali. Maurizio Stefanini 29 GIU 2009
I record del calciomercato Sembra che il primo trasferimento in assoluto di giocatori per soldi in Italia sua stato nel 1913: Enrico Sardi e Aristodemo Santamaria dall'Andrea Doria al Genoa per 3200 lire. Ma è considerato nel 1923 il passaggio di Virginio Rosetta dalla Pro Vercelli alla Juventus per 50.000 lire, nel 1923, dopo l'arrivo degli Agnelli alla Juventus Maurizio Stefanini 12 GIU 2009
Muammar Gheddafi, l’agitatore (quasi) pentito Leader del nuovo regime dopo la morte nel 1970 di re Idris, è un capitano delle Trasmissioni di nome Muammar Gheddafi, che una volta al potere si è autopromosso colonnello. A 27 anni, è il più giovane capo di Stato del mondo. ( Tratto dal quarto capitolo del libro: "I nomi del male", Boroli, pp.190, 2007, Euro 14, acquistabile su IBS ) Maurizio Stefanini 11 GIU 2009
"Sono tornata a Cuba perché non voglio darla vinta a chi mi ha cacciata" “Mi fa molta sensazione che questo messaggio da me lanciato in una bottiglia sia ora finito su carta stampata e venga comprato con tanto entusiasmo” spiega al Foglio Yoani Sánchez, blogger cubana da un milione e duecentomila visite al mese alla quale è stato impedito di partecipare alla fiera del libro di Torino. Leggi: "Il governo faccia pressione su Cuba", di Gianni Vernetti, ex sottosegretario agli esteri del Pd Maurizio Stefanini 13 MAG 2009
Così è nata la repubblica delle letteronze Una volta, ci si lamentava della “Repubblica dei Partiti”. Adesso, ci si lamenta per la “Repubblica delle Letteronze”. Ma il corto circuito tra un 25 aprile che provava a essere di nuovo festa di tutti e l’imminenza delle prime europee bipolari aiuta forse a chiarire il modo in cui, volendo distruggere l’una, si è finiti per cadere nell’altra. Che non solo diventa inevitabile, ma non è probabilmente neanche la peggiore delle derive possibili. Maurizio Stefanini 27 APR 2009
Intervista ad Alejandro Peña Esclusa sull'America del sud "E' la crisi che spinge i regimi a radicalizzarsi". Come Chàvez e Morales dimostrano “In Bolivia due settimane fa sono andato in carcere a trovare Leopoldo Fernández, e queste sono la L e la F che mi hanno messo. Mettono un timbro con l’inchiostro indelebile con le iniziali del detenuto che uno va a trovare”. A parlare, mostrando il dorso della mano destra, è Alejandro Peña Esclusa. Maurizio Stefanini 19 APR 2009
I fanatici quattro Daniel, Edén, Miguel, Ernesto: i patriarchi della rivoluzione sandinista bisticciano e si rappacificano da trent’anni. A spese del Nicaragua Maurizio Stefanini 11 APR 2009
Ecco chi è l'ex combattente che è diventato presidente di El Salvador Nel 1988 Mauricio Funes, 29enne cronista parlamentare giornalista televisivo da due anni, fece lo scoop che lanciò la sua carriera: un’intervista a Joaquín Villalobos. L’ex-catechista, allora 37enne, dopo essersi dato alla lotta armata aveva fondato l’Esercito Rivoluzionario del Popolo (Erp) ed era poi diventato la più abile mente militare dello stesso Fronte col nome di battaglia di Comandante Atilio. Maurizio Stefanini 18 MAR 2009
Così Sarkozy vuole fermare le proteste nelle ex colonie francesi Un mese di manifestazioni contro il carovita in Guadalupa hanno provocato il primo morto: un sindacalista colpito al petto da tre colpi di fucile per la caccia al cinghiale, il che sembrerebbe accreditare la tesi del primo ministro François Fillon, secondo il quale “non è stata la polizia ma qualche delinquente”. Sempre più barricate e saccheggi di negozi e uffici pubblici si sono affiancati però a scioperi e cortei. Maurizio Stefanini 23 FEB 2009